I Modelli Organizzativi adottati ai sensi del art. 30 del d.lgs.81/08 devono prevedere uno specifico protocollo per la gestione del rischio "salute e sicurezza sui luoghi di lavoro", nel quale devono essere indicati i presidi a mitigazione del rischio di lesione grave o gravissima, di malattia professionale o di morte sul lavoro. A seguito dell’emergenza sanitaria molte imprese hanno ripensato il proprio modello di organizzazione, implementando lo smart working. Questa evoluzione organizzativa deve essere contemplata in fase di monitoraggio dell'idoneità e dell'efficacia dei Modelli 231.
• Cenni normativi Dlgs 81/2017 – Dlgs 81/2008
• Quali sono gli obblighi in capo al datore di lavoro verso i propri lavoratori?
• Cosa deve sapere uno smart worker?
• Che conseguenza avrebbe un cambiamento organizzativo che non venisse recepito nel Modello 231?
Andrea Berni
Consulente, auditor e formatore in materia Sistemi di Gestione Integrati Qualità –Ambiente -Sicurezza- Etica – Data Protection (QHSE). Collaboro con il Consorzio Poliedra, la Facoltà di Scienze Politiche e la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università Statale di Pavia e con ISF University of Malta con incarico di docenza in ambito di Modelli Organizzativi e Sistemi di Gestione.
Jennifer Basso Ricci
Avvocato e membro della community Women For Security (WFS)
Collabora con il Clusit e gli Osservatori del Politecnico di Milano. Oltre a svolgere attività di consulenza e docenza in materia di responsabilità amministrativa degli enti, ai sensi del d.lgs.231/2001, ricopre il ruolo di membro di diversi organismi di Vigilanza e supporta le imprese in percorsi formativi aventi ad oggetto l’analisi dei reati informatici, i sistemi di controllo per la prevenzione e aspetti di digital forensics.