I danni materiali causati dai cambiamenti climatici, dal degrado ambientale e dagli eventi sociali possono avere un impatto significativo sull’economia reale, incluso il settore finanziario. Per questo motivo sono stati identificati dal legislatore europeo come alcuni dei principali fattori di rischio nella mappa dei rischi del Meccanismo di vigilanza unico (MVU) per il sistema bancario dell’area euro. L’Autorità Bancaria Europea ritiene che gli enti creditizi debbano inquadrare i rischi ambientali, sociali e di governance all’interno del proprio quadro di vigilanza prudenziale con l’obiettivo di un approccio strategico, complessivo e lungimirante.
Il webinar illustra dunque le posizioni assunte dal regolatore Europeo e Italiano per la gestione dei rischi ESG.
• Quali solo le metodologie proposte dall’Autorità Bancaria Europea a supporto dell’identificazione, valutazione e accertamento dei rischi ESG?
• Perché è fondamentale incorporare i rischi ESG nei pilastri di vigilanza prudenziale?
• Quali sono le sfide principali e gli ostacoli che si pongono all’orizzonte per l’incorporazione dei rischi ESG?
Luca Grassadonia
Senior Consultant ESG presso P4I, società del Gruppo Digital360. Laureato in Economia Aziendale all'Università Bocconi, ha iniziato come analista di investimento presso Eurizon Capital. È passato poi ad Anima Sgr, dove è stato per quattordici anni Portfolio Manager. Nel 2007 ha iniziato a gestire mandati ESG. Nel 2017 è passato alla consulenza in materia di finanza aziendale e al reporting ESG. Ora è un consulente aziendale focalizzato sull'integrazione dell'ESG con il digitale.